martedì 31 luglio 2012

Profumo a favore dei figli della casta

 
 
Bello, a mio avviso, quest'intervento di Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori, che in una nota accusa il ministro Profumo di considerare gli studenti lavoratori un peso perché si tratterebbe di iscritti che avrebbero ‘altri obiettivi’.





  “Leggo esterrefatta le dichiarazioni odierne del ministro Profumo sulla spending review e arrivo alla conclusione che, nell’era del governo Monti, l’università viene considerata un ascensore sociale alla rovescia.
Si vorrebbe impedire ai poveri di iscriversi all'università e laurearsi e, allo stesso tempo, si vorrebbero riservare le risorse pubbliche non ai più meritevoli, anche se privi di mezzi, ma soltanto ai più fortunati. Secondo Profumo, infatti, sugli studenti lavoratori lo Stato dovrebbe investire meno, perché a detta del ministro si tratterebbe di iscritti che avrebbero ‘altri obiettivi’. Mi permetto di informarlo che l’unico obiettivo degli studenti lavoratori è procurarsi le risorse per studiare, per migliorarsi e per progredire e che tale obiettivo li rende ancor più meritevoli dell'attenzione pubblica.
Anzi, noi pensavamo che é proprio di loro, degli studenti più deboli, che un ministro della Repubblica dovrebbe occuparsi, se vuole rispettare il dettato della Costituzione”.
“Forse se investissimo di più in diritto allo studio, avremmo meno studenti lavoratori e meno fuori corso. È evidente che avevamo ragione a dire che le misure approvate la settimana scorsa servivano a punire gli studenti lavoratori. Ma è anche evidente che più che un ministro, a viale Trastevere c’è un buttafuori che si preoccupa di escludere gli studenti e non di sostenerli”.

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