domenica 1 aprile 2012

AIE e le menzogne del Ministro Profumo

Alle dichiarazioni del Ministro sulla completa digitalizzazione dei libri di testo, sono seguite le proteste da parte dell'AIE (Associazione Italiana Editori):
"Il Ministro fa delle affermazioni non fondate perché, evidentemente, non conosce ancora la materia. – ha affermato il presidente del gruppo Educativo dell'AIE, Michele Lessona – Non è vero che la carta pesa per il 60% del costo di un libro e non è vero che le spese delle famiglie per i testi scolastici oscillano fra i 300 e i 400 euro: vada a vedere i tetti di spesa per la scuola secondaria di primo grado – si chiama così ora la scuola media - e verifichi gli sforamenti oltre al 10% consentito. Si accorgerà che siamo nell’ordine di qualche punto percentuale oltre il tetto di spesa e che ci aggiriamo sulla metà della cifra da lui indicata".

"Vorrei inoltre far presente al Ministro – ha continuato – che il tetto di spesa non coincide con la spesa delle famiglie per i libri scolastici perché esiste l’usato che con il blocco delle adozioni è aumentato in modo significativo e arriva in certi casi a coprire oltre il 50%".

"E’ insomma irreale pensare che con la digitalizzazione dei libri il prezzo scenda al 90% dell’attuale prezzo di vendita – ha concluso Lessona - Questo vale per qualsiasi Paese al mondo. Siamo stupiti davvero per le dichiarazioni del Ministro, a maggior ragione dopo il confronto proficuo di tre giorni fa in audizione con il MIUR proprio sui libri digitali".

Dante non si tocca

Alcuni giorni fa il Ministro Profumo ha risposto ad una interrogazione del Pdl che riprendeva la presa di posizione dell'organizzazione "Gherush92", che proponeva l'eliminazione dello studio di Dante perchè contiene messaggi antisemiti, omofobi e razzisti.
"Il contesto didattico - ha affermato Profumo - rappresenta la sede ottimale per divulgazione del messaggio culturale che il Sommo poeta comunica. In particolare si evidenzia che il decreto ministeriale 211 del 7 ottobre 2011 con cui vengono individuate le competenze dello studente al termine del percorso liceale, prevede lo studio intensivo della 'Divina Commedia', quale opera decisiva per il costituirsi dell'intera cultura italiana. Ovviamente tale studio si concentra sugli aspetti artistico-culturali dell'opera e tiene conto del contesto storico nel quale la stessa fu prodotta. Gli studenti, guidati dall'insegnante, sono così in grado di leggere il testo con la necessaria consapevolezza critica".

La lega e la privatizzazione scolastica

Recentemente la lega ha dichiarato che la ricetta per salvare la scuola si a quella di privatizzarla.



Gli ingredienti della ricetta sono contenuti in un odg presentato dall'On. Goisis (LN) giovedì 22 marzo 2012 alla camera. Riportiamo la parte relativa alle richieste.

L'ordine del giorno chiede al Ministro di valutare "l'opportunità di liberalizzare il sistema d'istruzione, promuovendo, attraverso nuove disposizioni legislative, l'affermazione di una nuova scuola pubblica laica, autonoma e competitiva con l'introduzione della libertà di scelta educativa delle famiglie, riconoscendo:

  • il diritto ad alcune agevolazioni (non cumulabili tra loro), quali: concessione di buoni-scuola, voucher, dote-scuola per la copertura dei costi di iscrizione; detrazione fiscale dei costi di iscrizione, ponderate a scalare per favorire le famiglie a reddito più basso, fino a prevedere, in caso di incapienza, un'erogazione diretta a favore della famiglia;

  • la stabilizzazione e la riqualificazione dei contributi concessi alle scuole statali e paritarie, attraverso l'assegnazione di una «quota capitaria», individuata in base al costo standard per alunno iscritto a ogni istituzione scolastica paritaria e statale, calcolato in relazione al contesto territoriale, alla tipologia dell'istituto, alle caratteristiche qualitative delle proposte formative, all'esigenza di garantire stabilità nel tempo ai servizi di istruzione e di formazione offerti, nonché a criteri di equità e di eccellenza, allo scopo di garantire il funzionamento amministrativo e didattico delle singole istituzioni scolastiche;

  • l'ampliamento dell'autonomia delle scuole, affidando anche la gestione delle scuole statali ad organi decisionali reali e responsabili (fondazioni di territorio, consigli di amministrazioni costituiti da rappresentanze miste, eccetera);
 
  • l'assimilazione dell'autonomia scolastica a quella delle istituzioni di alta cultura, delle università e delle accademie, di cui al citato articolo 33 della Costituzione;
 
  • il potenziamento del sistema di valutazione delle singole istituzioni scolastiche per mettere i genitori in condizione di scegliere la scuola migliore per i loro figli."