martedì 15 novembre 2011

Tremonti continua a tagliare

Con la legge di stabilità licenziata sabato scorso dalla Camera, sono arrivati gli ultimi tagli alla scuola.
Il ministro dimissionario Giulio Tremonti ha ottenuto la soppressione di 297 presidenze e uffici amministrativi all'interno di altrettanti istituti superiori.
Gli istituti non arrivano a 400 studenti a testa, e questa è la soglia di sopravvivenza visto che sono abbarbicati in zone montane, insediati nelle isole, costruiti in aree a specificità linguistica.
Dalla stagione 2012-2013 in 297 perderanno i dirigenti, resteranno le sedi.
I vecchi parametri sono saltati, finora le scuole dovevano avere tra un minimo di trecento studenti e un massimo di cinquecento. Il nuovo range sale: tra 400 e 600 per restare in vita.
La gran parte delle istituzioni scolastiche vittime dei tagli orizzontali tremontiani si trova al Sud: sono 140, escluse le isole. In Calabria ci sono 47 siti a perdere, in Campania 32. La Sicilia perde dirigenze e autonomia in 32 scuole, la Sardegna in 35. Quarantasei istituti sono nelle regioni centrali, 48 al Nord.

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